Quello dei termini per la notifica della multa è un tema che crea sempre molti dubbi e problemi. La causa è la poca chiarezza sulla multa notificata in ritardo e dei molti interventi legislativi apportati nel corso degli anni. Il calcolo del termine per la notifica della multa assume particolare importanza con riferimento alle violazioni non contestate immediatamente. Cioè per quelle infrazioni contestate direttamente dagli agenti mediante il fermo del trasgressore.
In questi casi il codice della strada, all’art. 201, prevede che il verbale sia notificato all’interessato nel termine di 90 giorni dalla data della violazione. Questo termine è da considerare perentorio, quindi se il verbale è notificato oltre i 90 giorni la multa è annullabile.
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Calcolare il termine per la notifica della multa
Abbiamo chiarito è possibile fare ricorso contro la multa notificata oltre i termini, ma è necessario capire quando la multa può essere considerata fuori termine. La questione necessita di chiarimenti poiché calcolare in modo errato il termine entro il quale deve essere effettuata la notifica può portare al rigetto del ricorso e quindi può costare molto caro.
Il termine di novanta giorni entro il quale effettuare la notifica decorre, come chiarito più volte dalla Corte di Cassazione, dalla data della violazione.
Questo chiarimento fornito dalla giurisprudenza ha definitivamente condannato la prassi di alcune amministrazioni. Infatti alcune di esse, sfruttando la poca chiarezza delle norme, facevano decorre il termine dal momento dell’accertamento. Ad esempio per le multe per eccesso di velocità, il termine veniva fatto decorrere dalla data in cui venivano visionati i fotogrammi scattati dai dispositivi autovelox. In questo modo le amministrazioni prolungavano arbitrariamente i termini di notifica della multa, entro il quale effettuare la notifica nei confronti dei trasgressori.
Controllare la data giusta
Il secondo problema nel calcolo del termine per la notifica della multa riguarda il momento a cui fare riferimento per calcolare la scadenza dei novanta giorni. Diversamente da quanto si possa credere il termine non va calcolato con riferimento alla data di ricezione dell’atto.
La data da considerarsi è la data in cui l’amministrazione ha consegnato all’ufficio postale o al messo notificatore il verbale.
Questo significa che il verbale è notificato nei termini anche se consegnato al destinatario oltre i novanta giorni dalla data della violazione. Questo se la spedizione sia stata effettuata entro tale termine. Mentre dalla data di ricezione dell’atto decorrerà il termine per presentare ricorso (al Prefetto o al Giudice di Pace). Nella medesima data decorrerà anche il termine di cinque giorni per effettuare il pagamento usufruendo dello sconto del 30% sull’importo della sanzione.
In conclusione: contestare la multa notificata in ritardo
Se sulla base di quanto detto il verbale risultasse notificato oltre il termine di novanta giorni dalla data dell’infrazione è possibile presentare ricorso per ottenerne l’annullamento. In questo caso il ricorso può essere presentato alternativamente al Prefetto, entro sessanta giorni dalla notifica del verbale. In alternativa può essere presentato anche al Giudice di Pace competente per territorio, entro trenta giorni dalla notifica del verbale.
Comunque, l’eventuale notifica del verbale nei termini di legge non esclude la possibilità di presentare ricorso contro il verbale. Infatti questo potrebbe presentare altri vizi sui quali poter fondare un ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace. Quindi quando si riceve la notifica di un verbale il consiglio è quello di chiedere sempre il parere di esperti in materia. Esperti che conoscono nel dettaglio quali sono i vizi che consento di ottenere l’annullamento delle multe. Questo perché la legislazione a riguardo è in costante aggiornamento, per effetto di interventi legislativi e di sentenze emesse dai Tribunali o dalla Corte di Cassazione.