Cilindri idraulici per macchinari agricoli: come orientarsi in fase di scelta

In ambito agricolo si sente spesso e volentieri parlare dei cilindri idraulici come di una componente fondamentale per garantire la conversione dell’energia idraulica in vera e propria energia meccanica. Rispetto a quanto si verifica con il motore, che si caratterizza per essere dotato di un movimento rotatorio e va a trasmettere una coppia, ecco che i cilindri presentano un movimento di natura rettilinea e garantiscono la trasmissione di una forza.

Proprio in virtù della presenza in commercio di un gran numero di tipologie di cilindri idraulici, è necessario capire come orientarsi nel migliore dei modi in fase di scelta. Prima di tutto, è fondamentale trovare una piattaforma dove poter completare l’ordine del numero di pezzi desiderato. Sul sito ideashopadria.com c’è la possibilità di trovare numerose tipologie di cilindri idraulici di differenti dimensioni, proposte ad un prezzo molto conveniente.

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Come orientarsi in fase di scelta

L’impiego di questi cilindri all’interno di un macchinario che ha bisogno di effettuare dei movimenti lineari, presenta un gran numero di aspetti convenienti. Ad esempio, i cilindri idraulici garantiscono sia forza che tanta velocità durante il percorso, e sono molto facili da collocare nel corso della fase di progettazione. Uno dei primi aspetti da valutare con la massima attenzione è indubbiamente quello di avere le idee ben chiare per quanto riguarda la destinazione d’uso. Sì, dal momento che è proprio il funzionamento l’elemento che permette di differenziare le due principali categorie di cilindri idraulici, ovvero quelli a doppio effetto e quelli a semplice effetto, che a sua volta si suddividono in cilindri a pistone tuffante oppure dotati di richiamo a molla.

Le diverse categorie di cilindri oleodinamici

In relazione al modo in cui funzionano, possiamo differenziare i cilindri in quelli a semplice effetto e quelli a doppio effetto. Nella prima tipologia, ecco che l’olio in pressione finisce all’interno di un’unica camera e, di conseguenza, può gestire i movimenti verso una sola direzione. Questa tipologia di cilindri si caratterizza per poter essere dotata di richiamo a molla oppure di pistone tuffante.

Il cilindro con doppio effetto, invece, si caratterizza per poter contare su due superfici utili che possono avere la medesima area e può contare anche sulla presenza di due diversi attacchi di alimentazione. Questi ultimi garantiscono la loro attività in modo alternativo la funzionalità di alimentazione, da un lato, e quella di scarico, dall’altro. Sono essenzialmente due le tipologie di cilindri a doppio effetto, ovvero quelli differenziali e quelli sincrono.

I cilindri a pistone tuffante o con richiamo a molla

Nel primo caso, si tratta di una tipologia di cilindro che ha la capacità di svolgere solo ed esclusivamente un’attività di spinta e, in base a quelle che sono le principali esigenze, può avere al suo interno un pistone di guida o meno. Questa particolare tipologia di cilindro viene spesso e volentieri impiegata nel momento in cui la presenza di una forza di contrasto di direzione effettiva riesce a garantire il movimento di rientro rispetto alla posizione di partenza. Di conseguenza, ecco che l’attività di uscita viene garantita grazie alla pressione dell’olio che va a impattare sulle varie superfici del pistone, mentre l’azione di rientro è consentita grazie alla presenza di una forza esterna.

La tipologia di cilindri dotata di richiamo a molla, invece, viene sfruttata in tutti quei casi in cui manca la forza esterna che riesce a garantire un’attività di richiamo. Quest’ultima fase è permessa proprio dall’attività di una molla che, in base al percorso costruttivo di cui è stato oggetto il cilindro, può azionarsi durante la fase in cui il pistone esce oppure mentre rientra. La fase in cui il cilindro deve svolgere la sua attività motrice viene garantita dall’olio in pressione.