Inquinamento ambientale in Italia: qual è la situazione attuale

In questo articolo andremo ad analizzare la tematica sempre più critica dell’inquinamento ambientale e nello specifico capiremo qual è la situazione attuale in Italia.

Quando parliamo di inquinamento siamo consapevoli del fatto che sia un qualcosa di negativo ma non sempre abbiamo l’idea della gravità che quest’ultimo abbia sulla salute del nostro pianeta e sulla nostra.

Cominciamo col definire questo fenomeno: immissione di materiale nocivo e dannoso nell’ambiente naturale (aria, acqua e suolo) che provoca uno squilibrio generale nell’ecosistema con deterioramento spesso irreversibile e con effetti negativi per tutti gli esseri viventi. I materiali inquinanti possono essere gas, polveri, liquidi, sostanze radioattive, radiazioni elettromagnetiche e anche rumori o vibrazioni.

Esistono quindi diversi tipi di inquinamento ambientale: quello atmosferico, quello termico, elettromagnetico, idrico, marino, del suolo e inquinamento acustico.

Analizziamo ora le cause di questo problema con alcuni dati e la condizione del nostro Paese. Vedremo poi che cosa si intende per reato di inquinamento ambientale e che soluzioni si possono adottare per contrastare questo fenomeno devastante.  

Contenuti

Cause dell’inquinamento ambientale in Italia

In minima parte l’inquinamento ambientale può avere cause naturali come per le emissioni di anidride carbonica e zolfo dai vulcani in attività, ma il principale responsabile è ovviamente l’uomo tramite le sue attività: industrie, traffico automobilistico, smaltimento di rifiuti, centrali termoelettriche, raffinerie di petrolio, fertilizzanti chimici, manipolazione del ferro e della plastica, scorie nucleari, riscaldamento e climatizzazione dei locali. Anche gli incendi di boschi, accidentali o provocati dall’uomo per urbanizzare e industrializzare la zona producono sostanze dannose.

Tutto ciò porta all’immissione di sostanze nocive nell’atmosfera come il monossido di carbonio, anidride carbonica e solforosa, ossido e biossido di azoto, benzene e idrocarburi. Normalmente alcune di queste sostanze vengono assorbite dalla vegetazione ma la deforestazione ha limitato questo fenomeno oltre ad aver creato un forte squilibrio all’ecosistema e alla catena alimentare.

L’inquinamento dell’ambiente in Italia è a livelli molto alti e purtroppo porta a numerose vittime. Ci sono diversi tipi di inquinamento ma nel nostro Paese si tratta prevalentemente di inquinamento atmosferico.

Le sostanze presenti a contaminare l’aria italiana sono le polveri sottili, il biossido di azoto e l’ozono. Il problema è più marcato al nord e nelle grandi città come Roma.

La causa fondamentale è l’uso di fonti energetiche nocive come GPL, gasolio e metano, pellet e olio di combustione.

Dati sull’inquinamento ambientale in Italia

Per poter capire la gravità di questo fenomeno sono necessari alcuni dati sull’inquinamento in Italia. 

È importante sottolineare che per avere dei dati attendibili e aggiornati è fondamentale la ricerca sull’inquinamento dell’aria e un frequente e regolare monitoraggio delle condizioni dell’atmosfera al fine di trovare le cause di squilibrio e apportare delle soluzioni.

Monitorando la bassa atmosfera tramite siti di rilevamento distribuiti nel territorio Italiano si va a misurare le concentrazioni di elementi inquinanti. Ciò permette inoltre di verificare che siano rispettate le soglie minime imposte dalla legge italiana per evitare gli abusi e sanzionare reati ambientali, di cui parleremo dopo nel dettaglio.

Purtroppo, dati alla mano, l’Italia vince per record negativo e possiamo parlare di una vera e propria emergenza smog!

Nonostante la pandemia abbia limitato alcune emissioni dannose per l’ambiente, il problema in Italia non frena anzi è diventato cronico.

Andiamo a vedere allora i dati stilati dall’associazione Legambiente nel 2020: su 96 capoluoghi italiani monitorati ben 35 hanno superato (almeno con una centrale di rilevamento) la soglia prevista per Pm10 ossia le polveri sottili, giornalmente una media superiore ai 50 microgrammi al metro cubo. Quindi ben 35 capoluoghi hanno sforato il limite di 35 giorni all’anno di Pm10 alto.

Nel dettaglio è emerso che Torino conquista 98 giorni di sforamento, seconda è Venezia con 88 , Padova con 84, Rovigo 83, Treviso 80.

Milano 79, Avellino e Cremona 78 giorni, Frosinone 77, Modena e Vicenza 75. 

Queste le 11 peggiori città italiane per inquinamento atmosferico.

Hanno superato il limite indicato dall’OMS  anche altre città italiane, per esempio Lodi, Terni, Napoli, Roma, Bari, Catania, Ancona e altre.

Se volete conoscere la situazione in tempo reale della vostra città o di una zona che vi interessa esistono alcuni siti in cui potete trovare i valori sulla qualità dell’aria.

Reato di inquinamento ambientale

Negli ultimi anni, data la gravità del problema qui in Italia, il Codice Penale prevede delle sanzioni significative per chi compie un reato di inquinamento ambientale.

La legge punisce quelle azioni che sono lesive per il benessere dell’ambiente. 

La Legge 22 maggio 2015 n.68 ha aggiunto all’interno del Codice Penale il Titolo VI bis, sotto il nome di ‘Dei delitti contro l’ambiente’, che a sua volta punisce il reato di inquinamento dell’ambiente con l’incarcerazione da due a sei anni e con la multa che va da 10.000 euro a 100.000 euro per chi in modo abusivo arreca un deterioramento considerevole e calcolabile delle acque o dell’aria o di parti estese di suolo o sottosuolo oppure di un ecosistema e della biodiversità di flora e fauna.

Se si inquina una zona naturale protetta o sottoposta a tutela ambientale, paesaggistica, storica o archeologica la pena aumenta.

Quali malattie produce l’inquinamento dell’ambiente

Inutile dire che l’inquinamento provoca diverse conseguenze e mette in serio pericolo la salute di noi esseri umani provocando molteplici malattie e morti premature.

I danni all’ambiente provocano patologie cardiache come cardiopatie ischemiche, ictus, malattie respiratorie come BPCO, asma e infezioni, malattie vascolari e tumori nell’uomo ma sono anche causa di allergie e patologie della pelle anche gravi.

Solo l’inquinamento atmosferico provoca annualmente 7 milioni circa di morti in tutto il mondo.

In Europa sono circa 400 mila le morti premature a causa di questo fenomeno. 

Anche i cambiamenti climatici legati all’inquinamento provocano sempre più morti, così come sostanze chimiche, pesticidi e microplastiche diffusi nell’ambiente e nelle acque. 

L’italia come abbiamo già detto è molto esposta a inquinamento da micropolveri e si assiste sempre di più a effetti devastanti dovuti al riscaldamento globale.

Come risolvere l’inquinamento ambientale e quale soluzione adottare 

Andiamo ora a vedere quali soluzioni si possono adottare contro l’inquinamento ambientale e cosa può fare ognuno di noi per ridurlo.

Per risanare il nostro pianeta e anche la nostra Italia è necessario ridurre o eliminare la fonte inquinante e andare a contenere il più possibile i danni già causati da sostanze nocive immesse nell’ambiente. 

Come abbiamo detto precedentemente sia a livello nazionale che in Europa sono in atto molte leggi specifiche che riducono o proibiscono la diffusione nell’ambiente di sostanze dannose.

  • Sicuramente è sempre più urgente passare a fonti di energia rinnovabile come per esempio utilizzare mezzi di trasporto a energia elettrica, ricorrere ad impianti fotovoltaici che sfruttano l’energia solare naturale.
  • Possiamo comunque limitare l’utilizzo dell’automobile, fare manutenzione degli impianti di riscaldamento e passare a fonti per riscaldare la nostra casa più ecologiche, prediligere elettrodomestici a basso consumo.
  • E se dobbiamo comprare casa prediligiamo quelle con classe energetica migliore, cioè la classe A utile a ridurre i consumi e risparmiare energia.
  • L’uso di depuratori diminuisce il consumo di bottiglie di plastica che sappiamo essere altamente inquinante per i mari e il suolo. 
  • Svolgendo una corretta raccolta differenziata andiamo a riciclare il più possibile e a ridurre l’incenerimento dei rifiuti che è dannoso.
  • In agricoltura la diminuzione dell’uso di fertilizzanti chimici è essenziale.  
  • Anche aumentare il numero di aree verdi nelle città è utile e fondamentale perché vanno a contrastare lo smog riducendo fino al 40% l’inquinamento dell’aria.

Per le aziende, che vogliano partecipare attivamente a questa che sarà una rivoluzione verde di transizione ecologica, un buon punto di partenza, con il quale definire il livello di impatto ambientale attuale, adottando strategie di mitigazione di questi ultimi, ci sono i requisiti definiti dalla norma di certificazione ambientale ISO 14001. Grazie a questo strumento potrai trarre vantaggio dall’efficienza dei processi, minimizzando e migliorando gli impatti all’ecosistema della tua organizzazione. Per approfondire i requisiti definiti dai sistemi di gestione ambientale, ti segnaliamo l’utile guida che puoi trovare a questo indirizzo: https://www.sistemieconsulenze.it/certificazione-iso-14001/