Ligustro: comune, giapponese o texano? Tutti ovviamente!

Il Ligustro è una pianta sempreverde molto usata per creare le siepi. Dal momento che ha delle caratteristiche molto particolari che la rendono molto versatile, andiamo a vedere che tipo di pianta è il ligustro e quanto cresce il ligustro.

Per chi la possiede vedremo anche perché il ligustro perde le foglie in certe circostanze. Infine vedremo quanto costa una pianta di ligustro.

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Che tipo di albero è il ligustro?

Si tratta di una pianta di origine giapponese e cinese, si trova anche nell’Africa del Nord e in Australia ma cresce in modo spontaneo anche in Europa, dove si ha la varietà ligustrum vulgare (comune) e anche quella naturalizzata come europea, il ligustro lucido.

Esistono moltissime specie, fino a 45, e non tutte sono adatte per creare siepi.

Infatti alcuni tipi possono crescere come alberelli, altri formano delle piccole aiuole, altri ancora possono formare delle incantevoli siepi sciolte.

Il nome deriva dal latino ‘ligare’ e si riferisce al fatto che si possano usare i rami flessibili di tale pianta per legature nei lavori agricoli.

Le foglie

Generalmente questa pianta possiede foglie lanceolate color verde lucido, piccoli fiori bianchi dal profumo suggestivo e raggruppati a pannocchia o in piccoli gruppi terminali.

Le foglie possono essere sempreverdi, semi sempreverdi e caduche a seconda della specie.

Sono semplici, ovate lanceolate, glabre e lucenti.

Sono molto coriacee.

Molti cercano su internet ‘ligustro bacche’ per sapere se si possono utilizzare in qualche modo ma diciamo subito che le bacche prodotte da questa pianta sono tossiche e velenose, che possono essere usate non per scopi alimentari ma come coloranti. 

La varietà spontanea europea, il ligustrum lucidum possiede delle foglie lucide che hanno una resa estetica molto richiesta.

Esistono poi delle varietà in cui il fogliame tende a cadere durante la stagione invernale.

Può capitare che anche le varietà sempreverdi, in cui normalmente le foglie non cadono mai, possano subire una caduta delle foglie nella stagione invernale.

Si può gestire questo problema ed evitarlo dando alla siepe molte attenzioni nel periodo estivo.

Meglio coltivare il ligustro in vaso o in siepe?

In vaso

Alcune varietà si adattano a coltivazioni in vaso o anche per creare piccoli cespugli o alberelli. Se lo si coltiva in vaso si possono ottenere piccole siepi o coltivazioni singole ma anche un alberello.

Infatti, quando lo si coltiva nel vaso, tende a crescere poco e in questo modo si va a risparmiare sulle potature. C’è da dire che in vaso, questo tipo di pianta non resiste al freddo dell’inverno.

In siepe

Molto utilizzate e diffuse nei giardini o negli spazi pubblici, queste siepi vanno a delimitare lo spazio circostante e vanno a garantire ombreggiamento. Essendo molto delicato, il ligustrum da siepe necessita di attenzioni particolari, stando attenti a non farlo crescere troppo e a non farlo seccare nei mesi più caldi.

Questa pianta si adatta bene a ogni tipo di substrato e anche a qualsiasi esposizione, però è fondamentale gestire con attenzione gli interventi colturali quali la messa a dimora, la concimazione, l’irrigazione e la potatura.

Quest’ultima è importantissima per la sopravvivenza della pianta e anche, ovviamente, per conferire un aspetto esteticamente armonioso della siepe stessa. Essendo una pianta che cresce molto rapidamente è quindi necessario gestire la potatura ad intervalli regolari e precisi.

Le varietà più usate per la creazione di siepi sono quello vulgare, il ligustrum ovalifolium, la specie di ligustro japonica e quello sinense.

Per riuscire ad ottenere una siepe con spessore di almeno un metro, solitamente questi esemplari vengono posti su due file a distanza di circa 40 centimetri l’uno dall’altro.

Ligustro giapponese

Si tratta di un arbusto sempreverde originario dell’Asia e precisamente del Giappone. Appartiene alla famiglia delle Oleaceae e ne esistono diverse varietà che possono avere altezze che vanno dai due ai quattro o cinque metri. Le varietà che non sono di origine spontanea sono: il ligustrum delavayanum, ligustrum ibota, quello japonicum, Obtusifolium, quello ovalifolium e il ligustro sinense (ligustrum sinensis).

Il L. giapponese è particolarmente adatto per creare siepi sciolte e si comporta come un sempreverde quindi mantiene le foglie in tutte le stagioni anche in quella fredda.

Bonsai ligustrum

Il ligustro nano o bonsai è molto apprezzato perché produce una chioma particolarmente fitta con piccole foglie tondeggianti. Il clima più favorevole per mantenere in salute il nostro bonsai è quello caldo. Infatti, per esempio, in Cina questo tipo di bonsai cresce spontaneamente proprio per le ottimali condizioni climatiche.

Ligustro bonsai foto

Ma ovviamente se lo si desidera lo si può coltivare in appartamento o in serra. Può abbellire le nostre abitazioni ed è una soluzione ideale per avere una vera e propria opera d’arte in miniatura anche dove gli spazi sono ridotti.

Ligustro variegato

Ci sono varietà di tale pianta che possiedono foglie con margine variegato dal color crema e altre con foglie color rosa. Quello variegato possiede un fogliame colorato e luminoso.

Le foglie sono verdi ma hanno bordi gialli e in primavera assumono sfumature tendenti al rosa.Questo tipo di specie fiorisce ad inizio estate e produce fiori piccoli e bianchi dal profumo avvolgente e intenso. Crea schermature decorative molto affascinanti e suggestive.

Ligustro texano

Sempreverde e dalle foglie ovali ha un colore verde brillante. Non ha particolari colori e può essere usato per siepi ma anche in vaso. Non richiede un particolare tipo di terreno e ha una buona resistenza a temperature fredde.

Ligustro comune: impianto e cure

Vediamo ora alcune informazioni sulla potatura del ligustro e le potenziali malattie.

Si può piantare questo albero in qualsiasi periodo dell’anno anche se è preferibile scegliere la stagione primaverile. Di fondamentale importanza è che il terreno sia umido, quindi più facile da lavorare. Non deve invece essere né troppo arido né fangoso.

Dopo l’impianto va fatta una pacciamatura per coprire la zona radicale con la terra. In questo modo la si protegge dal freddo. Usare un terriccio soffice e fertile, arricchito da sostanze organiche e torba. Importante, come per molte piante, è che abbia una buona esposizione alla luce del sole.

Va innaffiato regolarmente e molto abbondantemente nella stagione calda. Non bisogna mai creare però del fango.

Potatura

La potatura va effettuata circa tre volte all’anno: se lasciata crescere può raggiungere anche i 4 o 5 metri di altezza! Inoltre consente di avere una siepe ordinata e che possa creare uno spazio di privacy per chi la possiede.

Malattie

Questa pianta può essere attaccata da malattie come l’oidio, la ruggine, le afidi, gli acari ma anche da mosche bianche. L’oidio solitamente colpisce piante che prendono poco sole e poco areate. 

Quindi andare a potare in modo che la pianta possa prendere più aria è un primo accorgimento che possiamo adottare. Ci sono poi prodotti specifici per contrastare questa malattia della pianta. In altri casi è utile usare un insetticida idoneo per evitare la proliferazione di questi parassiti e controllarne la crescita.

Messa a dimora

Che lo si voglia piantare come esemplare isolato o si voglia creare una siepe, è sempre consigliato metterlo a dimora durante il periodo di riposo vegetatvio, che va dall’autunno all’inizio della primavera.

Diciamo che il periodo autunnale è sempre il periodo migliore perchè nei mesi freddi viene incoraggiata la radicazione.  In questo modo la pianta crescerà di molto già nella prima annata. Come già detto sono piante che sopportano vari tipi di terreno.

Se si vogliono mettere tanti alberelli è bene distanziarli di circa un metro l’uno dall’altro, mentre se si vuole realizzare una siepe bisogna metterli a distanza di 60 centimetri l’uno dall’altro.

Le potete acquistare in vaso o nel pane di terra che va messo qualche minuto in acqua per liberarlo dal tessuto nel quale è avvolto. Se le radici sono troppo compatte è bene tagliarle e aprire il pane di terra.

Dopo aver scavato un buco abbastanza profondo è indicato mettere l’ammendante organico e poi coprire con della terra. Si può quindi procedere con il posizionamento della pianta e la successiva copertura con terra. Dopo un’abbondante innaffiatura si potrà inserire un tutore ben piantato in profondità.

Creazione del ligustro

Essendo molto usato per formare siepi, il ligustrum è ideale in questo senso perché sopporta bene il taglio e ha una crescita molto veloce. Per mantenere una siepe giovane e in salute è buona abitudine effettuare la potatura dei rami vecchi alla base per agevolare la crescita di rami nuovi.

Se avete una siepe da poco messa a dimora, è necessario avere dei picchetti e delle corde. Anche delle cesoie o un tagliasiepe elettrico sono utili. Utilizzando una scala si potrà ottenere un taglio preciso e uniforme.