Cosa vedere in Sardegna? Scopri i posti più belli da visitare

In Sardegna ci sono cose da vedere che ti lasceranno con il fiato sospeso. In sostanza tutta l’isola è una meraviglia. In questo post abbiamo pensato di suddividere l’articolo in più fasi a partire dalla costa nord-est. Nel corso delle prossime settimane aggiungeremo anche la costa nord-ovest, il centro della Sardegna, la cost sud-est e quella sud-ovest.

Pronti? Si parte.

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Cosa vedere in Sardegna sulla costa nord-est

La costa nord-est della Sardegna rappresenta il fiore all’occhiello dell’isola, con la celeberrima Costa Smeralda, esclusiva e di tendenza da Porto Cervo alla Spiaggia di Rena Bianca, e l’affascinante arcipelago della Maddalena. Ma è tutto il litorale della Gallura, da Palau a Budoni, passando per San Teodoro,a presentare un’impressionante successione di spiagge (di fine e soffice sabbia chiara) e insenature bagnate da un mare dalle acque cristalline, circondate da territori allettanti. Lungo la fascia costiera nord-orientale si trova anche Olbia, importante approdo turistico.

Costa Smeralda

Cosa vedere nella zona più esclusiva della Sardegna è presto detto: in Costa Smeralda è quasi d’obbligo vivere l’esperienza di un bagno alla spiaggia del Grande Pevero, lambita da un mare smeraldino e incorniciata dalla vegetazione e da rocce di granito; nell’omonimo golfo anche, più selvaggia, la spiaggia del Piccolo Pevero.

Costa Smeralda

Nei pressi di Porto Cervo imperdibile la spiaggia del Principe, la preferita di Karim Aga Khan IV, uno dei soci fondatori del consorzio che trasformò quest’area disabitata nell’attuale meta ambita dal jet set, favorendo la realizzazione di villaggi turistici, alberghi di lusso e strutture come il Billionaire.

Da vedere anche la chiesa di Stella Maris, che si staglia sul golfo di Porto Cervo e rappresenta magnificamente l’architettura sacra moderna.

A breve distanza da queste località vip, c’è la più abbordabile Portisco, con il porticciolo ben collegato al porto di Olbia. Le spiagge del luogo sono amate dalle famiglie per i fondali bassi e digradanti e il mare insignito ormai ogni anno della Bandiera Blu.

Dalla marina di Portisco è molto facile andare inoltre, rapidamente, alla spiaggia di Rena Bianca, il cui nome è emblematico, e, proseguendo verso nord, a quelle nelle baie di Razza di Giunco, con sabbia dorata e scogli di granito rosa, e di Cala di Volpe, dove sul mare limpido abbondano boschi di ginepro e mirto. In queste baie, dove si mescolano turisti con le più svariate esigenze e disponibilità economiche, si trovano servizi comunque di alto livello ma dai costi contenuti, che mettono tutti d’accordo.

Collegamenti marittimi per Olbia dalla terraferma

Per raggiungere la zona dalla terraferma, sono molto comodi i traghetti da Civitavecchia ad Olbia, che percorrono la tratta più breve tra tutte quelle che collegano il continente italiano alla Sardegna.

Le navi veloci della Tirrenia completano la rotta tutti i giorni dell’anno, mentre i traghetti Grimaldi Lines e quelli GNV (Grandi Navi Veloci) solo in estate. Quest’ultima compagnia non consente la prenotazione del passaggio Ponte ma solo di Poltrona o Cabina. La distanza è di circa 125 miglia nautiche e la navigazione può durare, a seconda della singola corsa, che può essere diurna o notturna, dalle cinque ore e trenta minuti alle otto ore.

La Maddalena

L’arcipelago di La Maddalena, dal nome di una delle isole principali che lo compongono, tra le quali anche Caprera, Santo Stefano, Budelli, Santa Maria, Razzoli, Spargi, è un Parco geomarino, vero e proprio capolavoro di madre natura, formato anche da tanti isolotti. Sull’isola La Maddalena, a Punta Tegge c’è sia un promontorio da cui poter ammirare l’intero arcipelago, sia il Forte santa Teresa, sia una spiaggia, base ideale per le immersioni subacquee nei meravigliosi e profondi fondali marini. Splendida, poi, la spiaggia di Cala Spalmatore, dove, tra la macchia mediterranea che si alterna alle rocce granitiche, non mancano bar, ristoranti e stabilimenti balneari. Da qui, percorrendo un istmo, si può raggiungere facilmente l’isola di Caprera e vedere, per poi tuffarsi ovviamente, quanto siano trasparenti le acque che bagnano le spiaggette di Cala Napoletana; immancabile una visita al Compendio Garibaldino, il museo nella zona in cui visse Garibaldi. Sull’isola di Santo Stefano si può fare un comodo bagno, grazie a fondali bassi e sabbiosi, alla spiaggia del Pesce.

Palau

È dal porto di Palau che, in quindici minuti di traghetto, si raggiunge l’arcipelago della Maddalena. Ma anche qui, lungo tutto il litorale, ci sono tante spiagge, tutte baciate da una lussureggiante vegetazione mediterranea, come La Sciumara o quella dell’Isolotto. Da vedere, e magari attraversare, le due grandi pinete del comune, una collinare, l’altra a ridosso della spiaggia di Palau Vecchio. Una simpatica collina di più di cento metri è la roccia dell’Orso, dalla forma dell’animale che è anche raffigurato nello stemma comunale.

San Teodoro

La natura del comune di San Teodoro non si limita al mare. La famosa laguna del luogo, habitat di pesci ma anche di fenicotteri rosa, aironi e molte altre specie palustri e marine, è accessibile dalla spiaggia La Cinta, una delle tante (almeno dodici) della paradisiaca fascia costiera del posto, clamorosamente tutte libere, di sabbia fine e con fondali bassi. Come quest’ultima, sono vicine al centro quelle di Cala D’Ambra e di Isuledda. Dalla spiaggia di Coda Cavallo, invece, si scorge l’Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo. Visitando questo parco marino si resta stupiti dalle bellezze della natura marina e costiera: rocce, dune, flora e fauna, lingue sabbiose che si protendono al mare incontaminato.

San Teodoro vista sull’isola di Tavolara

Budoni

Il centro storico di Budoni è interessante sia dal punto di vista culturale, con il Museo dello Stazzo e della Civiltà contadina, che della movida e della ristorazione. Nel museo gli utensili utilizzati dai contadini che vivevano negli stazzi, le case rurali della Gallura, e mostre fotografiche sullo stile di vita degli antichi abitanti dei borghi locali. Diversi fiumi, come il Rio Salamaghe, attraversano il paese prima di sfociare a mare, formando cinque stagni costieri: Salamaghe, Li Cucutti, Li Salineddi, Sant’Anna e Porto Ainu, dove si possono ammirare specie rare di piante e di uccelli. La spiaggia più lunga del territorio è quella della Cala di Budoni, con quattro chilometri di sabbia sottile e fondali digradanti.